Dott.ssa Marina Ascoli::Psicologa, Psicoterapeuta, Insegnante di Yoga

marina ascoli

[psicologa|psicoterapeuta|insegnante di yoga]

ANNO ACCADEMICO 2013-2014

Itinerari autobiografici - Corso intesivo mensile:
UNDICESIMO CAPITOLO

I sensi come canali di comunicazione verso la realtà esterna e interna dell’uomo. Com’è possibile  farne una risorsa per migliorare la qualità della vita?
In quanti modi possiamo parlare dei sensi?

 

Gli studi sullo sviluppo del feto ci dicono che mentre all’inizio c’è una condizione di sinestesia, nel senso che le diverse modalità sensoriali sono spesso confuse tra loro, di  pari  passo con il formarsi e maturarsi del sistema nervoso centrale  il feto comincia a differenziare i numerosi stimoli sensoriali che riceve nella pancia della mamma; infatti a partire dalla sesta/ottava settimana ha inizio la maturazione della capacità tattile( che andrà a compimento verso i sei mesi e mezzo); il feto immerso nel liquido amniotico riesce a percepire anche gli odori, tanto che si parla di una memoria olfattiva del neonato( le narici si sviluppano  al terzo, quarto mese di gravidanza); successivamente dal quinto mese il feto comincia a reagire ad alcuni suoni ricorenti; per quanto riguarda la vista si sa che il  neonato alla nascita ha una capacità di vedere 30 inferiore a  quella di un adulto.
 Tutto questo ci conferma che un neonato è in grado,fin da subito, seppure in modo un po’ grezzo, di entrare in contatto con il mondo circostante. Con il maturarsi delle strutture del sistema nervoso centrale avviene progressivamente un affinamento delle sue capacità di differenziare i diversi stimoli sensoriali che gli arrivano.
I sensi hanno più di una funzione: da un lato permettono la conoscenza della realtà che li circonda e dall’altro permettono al neonato di comunicare i propri bisogni, i propri stati interni, e successivamente le proprie emozioni e i propri desideri. Tutto questo all’inizio avviene in modo soprattutto involontario. In un secondo momento in base alle risposte che arrivano dal mondo circostante il neonato comincia ad abbinare alla percezione di determinati stati interni  altrettante manifestazioni esterne( fame-pianto). Questo tipo di combinazioni con il passare del tempo diventano sempre più sofisticate; fino alla comparsa del linguaggio( l’acquisizione del quale si completa mediamente intorno ai quattro anni), che facilita grandemente la comunicazione.
Quindi possiamo dire che le strutture cognitive relative a cinque sensi permettono il realizzarsi di canali espressivi che si sviluppano in due direzioni principali: la prima verso l’interno, dove entrano informazioni, sotto forma di percezioni e sensazioni, olfattive, gustative, tattili, uditive e visive; e l’altra verso l’esterno dove  escono  reazioni, sotto forma di gesti, suoni, comportamenti…
Tutto questo avviene sia in modo involontario, cioè come semplici reazioni quasi meccaniche, che volontario, cioè come azioni intenzionali.
Naturalmente esiste quasi sempre una stretta relazione fra i diversi canali espressivi, nel senso che gli stimoli che il soggetto riceve sia dall’esterno che dall’interno possono, per esempio, coinvolgere contemporaneamente la vista , l’udito e l’odorato….
Nel tempo lo sviluppo e l’affinamento dei sensi si snoda attraverso la storia personale di ciascuno.

Il lavoro che vi propongo in questo nuovo corso si svilupperà in più direzioni:
_ si cercherà di ripercorrere lo sviluppo e la crescente consapevolezza dei sensi e/o canali espressivi nel corso della propria vita, ripercorrendo le principali tappe di crescita, connesse alle forme di comunicazione usate per far emergere i propri stati interni, che siano bisogni, emozioni o desideri;
-contemporaneamente vedremo come artisti nel mondo dell’arte, della musica e della letteratura si siano ritrovati a usare i propri canali espressivi al servizio della creatività;
-cercheremo di esplorare se e come sia possibile oggi recuperare e affinare i propri sensi, in modo che questi possano diventare veramente una risorsa per migliorare il rapporto con il proprio mondo interno ed esterno, in sintesi vivere meglio e più pienamente.
Come dice Italo Calvino :
“Il mio problema scrivendo questo libro è che il mio olfatto non è molto sviluppato, manco d’attenzione uditiva, non sono un buongustaio, la mia sensibilità tattile è approssimativa, e sono miope. Per ognuno dei cinque sensi devo fare uno sforzo che mi permetta di padroneggiare una gamma di sensazioni e sfumature. Non so se ci riuscirò, ma in questo caso come negli altri il mio scopo non è tanto quello di fare un libro quanto quello di cambiare me stesso, scopo  che  penso dovrebbe essere quello di ogni impresa umana.”

Durante tutto il lavoro sarete invitati a tenere aperte alcune domande e/o direzioni di ricerca:

  1. Quali sono i modi, le condizioni e i contesti che permettono di percepire, di sentire  con maggior  precisione e ricchezza con ciò che  ci abita?
  2. I nostri sensi sono veramente solo cinque?

 
“L’uomo di oggi ammette l’esistenza dei cinque sensi.
Sappiamo però che questo non è giusto
E che dobbiamo in verità distinguere dodici sensi umani.
I sette sensi che di solito non si considerano
Sono altrettanto validi per l’epoca terrestre
Quanto i cinque che vengono normalmente enumerati:
vista, udito, gusto, odorato, tatto.”
Rudolf Steiner
“L’enigma dell’uomo”


Metodo, strumenti e tecniche:
Il corpo e la sua memoria saranno due degli strumenti che cercheremo di far suonare  continuamente e secondi accordi via via più personali e intimi.
Metodo e strumento principale sarà la creazione di contesti di apprendimento.
Si cercherà di stimolare e sviluppare la capacità di osservazione e auto osservazione e per fare questo verranno utilizzate molte lenti legate ai luoghi, alle immagini, ai suoni, ai colori, agli odori,  ai profumi e ai sapori che hanno abitato e tutt’ora fanno parte della vita di ciascuno.
In tutto il percorso ci accompagneranno artisti, scrittori, musicisti, in una parola il mondo dell’arte,  della letteratura e della musica.
Le tecniche che saranno utilizzate andranno dalla pratica fisica, compreso l’uso della voce, (yoga, bioenergetica, danza, ecc...), alla visione di film, alla lettura di brani di letteratura, all’ascolto di brani musicali, al disegno e altro ancora.
Durante tutti gli incontri ci sarà un tempo per la condivisione, un tempo per fissare quanto emerso e un tempo per il riposo.

Il Corso così delineato si svilupperà in nove incontri di 5 ore ciascuno da tenersi un sabato al mese, l’orario probabilmente sarà dalle 14,30 alle 19,30, presso il Centro Crisalide.
Il corso sarà condotto dalla dott. Marina Ascoli, psicologa, psicoterapeuta e insegnante di yoga, che potrà avvalersi dell’intervento di collaboratori.

Il primo incontro si terrà sabato 28 settembre dalle ore 14,30 alle ore 19,30

 

 


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