Itinerari autobiografici:
QUINTO CAPITOLO
I luoghi significativi della propria vita come fonte,nutrimento e ispirazione per vivere il presente e progettare il futuro
“...La memoria: i luoghi hanno ricordi...
...la memoria è inscritta nel mondo...”
( da L’anima dei luoghi, pag.94, di James Hillmam)Il corso che vi propongo è centrato sulla ricerca e lo studio dei luoghi importanti della vita di ciascuno.
“Le memorie, le nostre memorie, che ricomponiamo come perle su un filo durante la nostra esistenza, sono proprio le testimonianze del dove siamo”
(Gabriella Barbieri)
Come dice James Hillman nel bellissimo libro “L’anima dei luoghi”, frutto di una conversazione con Carlo Truppi, la memoria non abita solo nella nostra testa, ma è inscritta nel mondo, cosicchè ogni luogo contiene dei ricordi, e “...i luoghi rivelano loro stessi non tanto attraverso la concentrazione di particolari e la descrizione grafica dettagliata, quanto piuttosto attraverso < lo sguardo>”(idem pag. 25) quindi “E’ importante rendersi conto di cosa i luoghi <contenevano>, tenevano-dentro, da cosa fossero in-habited.
Ogni luogo aveva un’intima peculiare qualità.
Questo in, l’interiorità del luogo, è l’anima del luogo.
Ciò si manifesta in parte ai nostri sensi, al nostro corpo attraverso i sensi.”( idem pag.91)La prima stazione del viaggio riguarderà le CASE che vi hanno visto nascere , crescere, le case che avete lasciato e quelle che state costruendo e ...
“ Bisogna vivere per costruire la propria casa e non costruire la propria casa per viverci” (G. Bachelard)
“Alla casa si va e dalla casa si parte. La casa si direbbe, è un punto immobile; ma è da questo punto immobile che si origina il cammino e a cui il cammino fa ritorno.
La casa è la casa soltanto nel bel mezzo del dinamismo della vita.” (Luciano Mazzocchi,missionario saveriano)
Occuparsi di case vuoldire occuparsi anche del concetto di abitare, da habere , che significa trovarsi stare:
"Abitare...è il modo in cui l’uomo, ogni uomo, vive il suo esistere nel luogo che lo accoglie”.
(Gabriella Barbieri, laureata in architettura)
“...abitare significa quindi fare amicizia con un luogo naturale. Quando l’abitare è compiuto, l’aspirazione umana all’appartenenza e alla partecipazione è compiuta”.
(Cristian Norbert –Schulz)la seconda stazione riguardera’ i luoghi dei giochi, degli incontri e della crescita verso l’autonomia.
Quando si è piccoli, se si è fortunati, il gioco, la fantasia e l’immaginario occupano buona parte della propria giornata, la mancanza di tutto ciò può lasciare un grande vuoto e tanta malinconia.
Poi si comincia a guadarsi intorno e si incontrano volti nuovi , alcuni diventeranno importanti altri resteranno sempre sullo sfondo; inizia anche una lunga fase di esplorazione che via via porterà fuori dagli spazi sicuri dove si è nati e cresciuti.
Ci sono così ambienti, momenti, emozioni e occasioni che nel tempo si sono strettamente legati fra loro formando tanti anelli di un’unica collana.
Ripensare ai luoghi in cui tutto questo è avvenuto permette di far riaffiorare alla memoria ricordi e emozioni da tempo dimenticati.e....la terza, e per adesso l’ultima, stazione, riguarderà i luoghi del desiderio, della ricerca del piacere, del nutrimento verso una maggiore consapevolezza di chi si è e di dove si vuole andare.
Mano a mano che si diventa grandi e più autonomi, inizia la stagione degli amori, della ricerca del piacere e del bello.
Ogni tanto quando l’urgenza della vita da’ un po’ di tregua può capitare di fermarsi a osservare ciò che ci circonda e provare emozioni nuove, anche se intorno non è cambiato niente. Ci si può sorprendere ad emozionarsi davanti ad un quadro, ad un tramonto o semplicemente ascoltando il silenzio che ci circonda.
Allora si può essere tentati d’intraprendere un cammino di ricerca verso occasioni che offrano quel tipo di nutrimento e di atmosfera.
Ognuno di voi ha sicuramente immagazzinato dentro di se tanti di questi momenti, ognuno dei quali si è consumato in un determinato contesto e in un particolare momento.
“...ciascuno di noi sa che niente colpisce l’anima, niente le da tanto entusiasmo, quanto i momenti di bellezza - nella natura,in un volto, un canto, una rappresentazione o un sogno. E sentiamo che questi momenti sono terapeutici nel senso più vero: Ci rendono consapevoli dell’anima e ci portano a prenderci cura del suo valore. Siamo stati toccati dalla bellezza.”
(James Hillman <Politica della bellezza>)
La possibilità che vi si offre è quella di tentare di riattraversare questi passaggi e di osservarli con gli occhi di oggi.
Sarà interessante vedere che effetto fa ritrovare altre tessere del puzzle della propria vita.
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Dott.ssa Marina Ascoli